Visioni dal mondo: così i documentari svelano la vita

Fumetto e cinema, in evidenza • Visualizzazioni: 41

È giunto alla decima edizione il Festival Internazionale del Documentario “Visioni dal Mondo” che si tiene a Milano a settembre di ogni anno.

di Carlo Rotondo

È un’iniziativa in partneriato con altri festival internazionali, il Dok.fest di Monaco, il Copro Market di Tel Aviv e il Bio To B Industry Days di Bologna e assegna importanti riconoscimenti a cineasti e operatori del settore. Un ambito, quello del documentario, che costituisce da sempre un banco di prova per giovani registi alle prese con sceneggiature, riprese e montaggio di un film.

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TUTTI I FILM SU MYMOVIES
I film sono tutti visibili sulla piattaforma MyMovies a partire dal vincitore della sezione lungometraggio italiano, Alessio Garlaschelli con “Wasnati- as flores do mundo” che racconta la storia di tre ragazze di Maputo in Mozambico, la cui passione per il rugby diventa veicolo per la propria emancipazione. Il premio all’opera prima è andato a Ruben Gagliardini con “Fuochi” che a partire dai roghi estivi che devastano il terreno arido della Sardegna, affronta il rapporto primordiale tra l’uomo e il fuoco. Il Premio Rai Cinema è stato conquistato da Andrea Fortis che con “Femmenell (Chic e Favoloso)” ha parlato dei femminielli napoletani, figure antiche che lottano per la loro sopravvivenza nel mondo globalizzato di oggi. Al film “Phantoms of the Sierra Madre” del norvegese Håvard Bustnes, il premio al miglior lungometraggio straniero che narra le vicende legate alla ricerca di una tribù Apache scomparsa in Messico. Altri riconoscimenti a “La scomparsa di Bruno Breguet” del regista italiano Olmo Cerri sulla tormentata e sorprendente vicenda legata alla vita di un giovane liceale arrestato per contrabbando di esplosivi e radicalizzato in prigione in terrorista per la resistenza palestinese e l’ultimo premio a “Lou”, un cortometraggio in virtual reality, della coppia di registi Martine Asselin e Annick Daigneault che ci immerge in maniera molto verosimile nelle sensazioni percettive provate da un bambino autistico.

Importante sezione del festival è la sezione incontri tra i registi e potenziali produttori per progetti documentari ancora nella fase di work in progress.

Momento culmine delle giornate di proiezioni è stato l’incontro che Maurizio Nichetti, direttore artistico del festival, ha tenuto con il regista napoletano Mario Martone, documentarista ancora oggi di grande successo.

Un festival, dal fitto programma, ricco di stimoli e di grande interesse per l’apertura alle nuove leve di autori e registi cinematografici, il cui appuntamento è assolutamente da non perdere.

Carlo Rotondo

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