Cinema dipinto
In una società come la nostra, per la quale non a caso è stata coniata a suo tempo la definizione di civiltà delle immagini (tanto espressiva che, per esempio, è stata assunta come titolo di un loro saggio sia da Yves Bonnefoy sia da Emilio Garroni) è chiaro che la storia passa anche attraverso quelle che sono erroneamente ritenute arti minori. Tanto minori che, per esempio, non si dice niente di nuovo, affermando che, in Italia, l’illustrazione è a livello critico la Grande Negletta. Per la quale, tanto per dare un’idea, esiste un unico testo di grande valore, quello di Paola Pallottino intitolato Storia dell’illustrazione italiana (ed. Usher Arte, 2010) ma, al di là di qualche altra opera di Santo Alligo, per il resto è il vuoto, o quasi. Pertanto, va sempre salutata come un avvenimento l’uscita di un volume capace di focalizzare un qualche aspetto o una specifica componente del settore illustrativo, come il saggio di cui ci apprestiamo a parlare.