Anafi: 40 anni, ma solo primavere
Se la componente storiografica, o esegetica, o comunque in ogni senso critica di quel vasto arcipelago di componenti costituito oggi dal fumetto italiano è quanto mai robusta, ciò si deve in ampia misura a un’entità che se ne situa alla radice, chiamata Anaf: la quale, per rimanere nella metafora, ne ha via via sostanziato anche buona parte del tronco, dei rami e delle foglie… Anaf significa Associazione Nazionale Amici del Fumetto (diventata da alcuni anni Anafi, grazie alla doverosa aggiunta “e della Illustrazione”) e, fra le entità che si occupano sotto le più diverse ottiche dello “studio” del fumetto, è oggi piena di vita, pur essendo nel settore la più antica e longeva nel mondo. È sorta infatti nel 1970, sicché – quattro decenni appena compiuti nel 2010 – il suo Consiglio Direttivo ha fatto uscire in quest’anno di grazia 2011 un corposo, illustratissimo e assai documentato saggio, che ne storicizza la lunga attività, intitolato I nostri primi 40 anni – storia dell’Anaf che diventò Anafi. Il volume, destinato agli Associati Anafi, è in qualche misura impostato secondo un’ottica autocelebrativa, ciò che tuttavia non gli toglie una valenza storica generale su vari aspetti relativi all’evoluzione della critica fumettistica in Italia.
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