Gli inviati di guerra italiani tra Otto e Novecento
A cura di Marco Soggetto
Inviati speciali, giornalisti di guerra, corrispondenti dal fronte, scrittori “prestati” al reportage bellico, fotoreporters e, più recentemente, operatori televisivi e bloggers: il novero dei giornalisti italiani che vollero raccontare la guerra è lungo e complesso, attraversando epoche e stili narrativi, democrazia e dittatura, guerre di aggressione e moderne missioni di peacekeeping e peace-enforcing. I loro nomi, i loro sforzi e sacrifici, le loro paure ed i loro successi (umani, professionali, editoriali) hanno reso inscindibile questa categoria della stampa dal fluire stesso della Storia, dalla continua evoluzione dei popoli e dei Paesi.
Il loro racconto, di anno in anno e di teatro bellico in teatro bellico, parla di coraggio e dedizione professionale, bravura ed integrità, occasioni colte al volo ed opportunità mancate; il loro lavoro, le loro parole e le loro immagini testimoniano fedelmente l’orribile Moloch della guerra, il volto nero e senza requie alla base più buia e profonda dell’animo umano.
Questa sezione de Giornalismoscientifico.it vuole proporre brevi rimandi biografici dei principali nomi del giornalismo italiano “di guerra”, oltre ad una bibliografia mirata essenziale. La ripartizione è in chiave cronologica, per nascita.
Ottocento
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