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Alla Reggia di Monza è in mostra Vivian Maier, la fotografa newyorkese scoperta casualmente nel 2007 e fin da subito celebrata come tra le principali street photographer americane degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento.
di Carlo Rotondo
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Vivian Maier, Chicago, IL, n.d., Gelatin silver print, 2014 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
L’allestimento di Unseen. Le foto mai viste di Vivian Maier, nelle suggestive sale del Belvedere è ricco di sorprese e nell’insieme piacevole; più di 200 foto, di cui molte inedite, dello sterminato archivio di 150 mila negativi ancora in parte inesplorato. Sono esposte preziosissime stampe vintage, unici esemplari, filmati, immagini a colori, provini a contatto. Fa bella mostra di sé l’apparecchio Rolleiflex e l’iconico cappello, usati dalla Maier; in sottofondo la registrazione audio con la voce originale della fotografa che dialoga con i bambini della famiglia Gensburg, di cui era la tata.
Vivian Maier (New York, 1º febbraio 1926 – Chicago, 21 aprile 2009) è stata definita da Anne Morin, la curatrice della mostra, un albero maestoso che continua a germogliare e ci regalerà nel futuro ancora tante emozioni. Nelle sue foto la normalità dell’ordinario si fissa nella storia e ci restituisce la dignitosa compostezza della vita per la strada di gente comune, i gesti, le pose, le occhiate furtive, con lo sguardo curioso di chi osserva il mondo e in esso si specchia, come nei suoi deliziosi autoritratti.
Dettagli che ispirano narrazioni e lasciano scorgere mondi possibili da esplorare, le immagini come i termini ricercati di una poesia quotidianamente elaborata per descrivere, anche con ironia, l’universo variegato dell’umanità cittadina.
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Vivian Maier, Digne, France, August 11, 1959, Gelatin silver print, 2020 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
La mostra è aperta fino al 26 gennaio 2025 al Belvedere della Reggia di Monza. Da mercoledì a venerdì dalle 10.00 alle 16.00; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 20.00.
Carlo Rotondo
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